Miti Tua

Miti Tua

Prima metà del ‘900. A 16 anni, contro il parere della famiglia, Assunta si sposa. Il matrimonio, però, si rivela deludente e al di fuori di tutte le sue aspettative: da ragazza allegra ed esuberante si trasforma in una donna silenziosa, triste e annoiata. Ritrova la sua energia, la sua femminilità, frequentando il cugino che sembra ridarle il diritto di amare e di essere amata, una forza soffocata per troppo tempo. Il marito diventa, allora, l ossessionante motivo della sua tristezza, la trappola che ostacola la vitalità riscoperta.

Ispirato alla storia vera di Assunta Vassallo

I Principi ispiratori:

Le storie particolari risvegliano sempre la mia curiosità e il mio interesse, soprattutto quelle che esaltano le passioni e le forti emozioni che caratterizzano l’animo umano, in “Miti Tua” particolarmente quello femminile.

La mia attenzione non è stata rivolta proprio agli eventi in sé, mi sono concentrato sulla protagonista, su quello che provava: le sue emozioni, le sue condizioni, il desiderio di amare e di essere amata durante il matrimonio. Il desiderio di essere capita dopo la morte del marito.

Ho studiato la personalità di Assunta Vassallo cercando di capire il punto di vista della donna, lasciando cadere quello maschile, come se fosse totalmente neutro, per quanto mi è stato possibile. In quegli anni pesava certamente l’interesse verso la morale e le passioni, e quella donna ne è stata totalmente travolta.

La protagonista è alla ricerca dell’amore, è innamorata dell’amore. Il suo sentimento è in una condizione di prigione e deve affrontare il nodo spinoso dell’interazione fra il mondo esterno e quello interno, fra volontà e condizionamenti, virtù e vizio, e libero arbitrio.

A quell’epoca non esisteva il divorzio. Assunta incarna la passione, l’ira che in conflitto con la ragione s’impossessa dell’anima fino a stravolgere gli istinti naturali. È ella stessa terreno, campo di battaglia, dove si scontrano amore è incesto, passione e ragione, fragilità e grandezza d’animo.

Assunta Vassallo colpì l’attenzione della stampa nazionale per terribile il sospetto di aver avvelenato il marito. Nello stesso periodo Rina Fort compie un efferato delitto uccidendo la sua rivale in amore; La Contessa Bellentani uccide il suo amante; Leonarda Cianciulli uccideva le sue vittime e ne faceva saponette e biscotti, la chiamavano la saponificatrice di Correggio.

Quattro donne, quattro casi studio diversi. Assunta attirò l’attenzione perchè non uccise l’amante, ma il marito.

Il servizio di Rai Tre

 

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    Adriano Nicosia ha il dono di saper rendere originale e avvincente ogni storia. È riuscito a raccontare l’animo femminile nel dettaglio, con molta bravura e particolarità.

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